Sophia con Fondazione Migrantes affronta il tema dell’immigrazione nelle classi: la sesta edizione del progetto Confini
All’inizio del secondo anno scolastico dell’era Covid, studenti e professori continuano ad accogliere il progetto Confini sul tema dell’immigrazione e a incontrare il team di Sophia in DAD e in presenza. Il sostegno di Fondazione Migrantes per l’anno 2021 ha accelerato l’avvio della VI edizione di progetto: dal mese di settembre ad oggi sono stati già raggiunti 1000 studenti di 18 istituti di tutta Italia con l’obiettivo di fornire la giusta chiave di lettura del fenomeno migratorio e permettere di superare percezioni distorte e pregiudizi.
La crisi mondiale ha creato nuove situazioni di povertà e ha aggravato ulteriormente situazioni preesistenti di disagio sociale. Se prima della pandemia i sentimenti di indifferenza o di fastidio nei confronti dei migranti erano già molto diffusi, nel momento attuale si è indebolita l’attenzione al fenomeno da parte dei media e, in certi casi, si è acuita la paura dell’altro, soprattutto se straniero (Dal XXIX Rapporto Immigrazione 2020 Conoscere per comprendere di Caritas e Migrantes). Il desiderio di Sophia con il progetto Confini è quello di ravvivare l’attenzione al tema dell’immigrazione e di toccare il cuore degli studenti per metterli in guardia da quello che papa Francesco chiama “egoismo indifferente”.
La rinnovata fiducia che Fondazione Migrantes ripone in Sophia ha permesso la continuità del progetto Confini negli anni ed è stata preziosa soprattutto in questo momento storico. Grazie al fondo ricevuto Sophia ha potuto introdurre nell’attuale edizione di Confini alcune novità: nuove testimonianze e nuovi laboratori interattivi. In risposta ai disagi di alcune persone che Sophia ha incontrato in questo anno di grande sconforto rispetto al mondo del lavoro sono state integrate e formate nuove risorse per arricchire le attività di progetto. Alcuni dei giovani migranti che compongono il team di Confini hanno potuto testimoniare direttamente le difficoltà profonde che hanno vissuto e che stanno superando anche grazie all’inserimento lavorativo nel progetto e alle relazioni create in questi mesi.
Per quanto riguarda la trasmissione delle informazioni sui numeri dell’immigrazione – che Sophia, partendo dagli annuali Rapporti Immigrazione Caritas e Migrantes, adatta in funzione del pubblico giovane – essa torna in DAD, visto l’inasprimento delle restrizioni anti-Covid. “Stiamo sperimentando nuovi sistemi per entrare in contatto con gli studenti, piattaforme divertenti che permettano interazioni simultanee durante gli incontri a distanza” dice Erik, responsabile di progetto. Durante i laboratori sui dati dell’immigrazione, attraverso software dedicati, si propongono giochi interattivi durante i quali gli studenti devono opzionare delle risposte che poi il formatore commenta e confronta con l’informazione reale. In questo modo non solo si raccolgono i dati statistici sulla loro percezione circa il fenomeno, ma in tempo reale i ragazzi prendono consapevolezza delle proprie idee ed emozioni e, da lontani, si fanno prossimi al tema della migrazione e soprattutto alle persone che ne sono protagoniste.
È trascorso il primo trimestre del 2021 e, oltre ai 1000 studenti raggiunti, ci sono già in cantiere molte adesioni di nuovi istituti. Inoltre si è potuto investire e ottenere nuovi dati per costruire rapporti di ricerca sui cambiamenti di percezione che i giovani destinatari testimoniano con la loro partecipazione attiva ai laboratori. Le risorse ricevute da Fondazione Migrantes sono tese a valorizzare tutti gli interventi che favoriscano l’incontro e la nascita di sentimenti di fraternità verso i più fragili, con tutti i mezzi e le idee che ciascuno, nella bellezza della diversità, apporta al progetto. Sophia vede il 2021 come una sfida che si può vincere continuando a portare ai giovani la verità delle informazioni, storie di senso e la possibilità di vedere il mondo con altri occhi.