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Economia e Società: in Senegal per studiare gli effetti dell’educazione sulla voglia di emigrare.

Il 16 dicembre a palazzo della Cancelleria (Roma), la Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice ha celebrato i vincitori della quinta edizione del Premio Internazionale “Economia e Società”, imbandito per la prima volta anche per i giovani ricercatori che vogliono intraprendere progetti ispirati ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa: l’inclusione e la sostenibilità. Tra i premiati, il progetto “The effect of information campaigns on students’ intention to migrate: Evidence from Senegal” elaborato da Erminia Florio, ricercatrice dell’HEC di Montréal e socia di Sophia Impresa Sociale.

La ricerca ha l’obiettivo di analizzare l’effetto di tre proposte formative diverse rispetto alla percezione del fenomeno migratorio e alle intenzioni di migrare degli studenti: l’esposizione di dati e informazioni sul tema, il racconto di esperienze di migrazione e la formazione del corpo insegnanti. Oggetto dello studio sarà dunque un vero e proprio progetto educativo: “Educare senza Confini”. Il progetto è realizzato da Sophia Impresa Sociale, impegnata da Roma per informare sul tema della migrazione e favorire un processo di integrazione attento alla persona nel suo complesso, e nell’anno scolastico 2021-22 coinvolgerà complessivamente più di 3500 studenti di 10 istituti di istruzione superiore di Dakar, la capitale del Senegal. 

Educare Senza Confini e la ricerca del quale sarà oggetto, vuole rispondere all’accorato appello espresso da papa Francesco nella enciclica “Fratelli Tutti”: garantire ai migranti la possibilità di decidere in maniera consapevole e libera il proprio futuro, riaffermando anche il diritto a non emigrare, a rimanere nel proprio paese d’origine. Molti giovani dei paesi in via di sviluppo, infatti, vedono nell’immigrazione irregolare il solo modo di ottenere una vita migliore per sé stessi e per le loro famiglie, andando però incontro a pericoli dei quali sono spesso ignari. 

Il progetto formativo dunque ha lo scopo di accrescere la consapevolezza del fenomeno migratorio fra le popolazioni locali dei paesi del terzo mondo ad alto tasso di emigrazione e sensibilizzarle sui rischi della migrazione irregolare, in rete con le scuole e le principali istituzioni del luogo. Grazie alla ricerca, si potrà valutare il più efficace approccio educativo tra tre: un formatore che ha vissuto l’esperienza della migrazione informa gli studenti con numeri e dati sulla migrazione nel mondo, inclusa quella irregolare verso l’Europa; dopo un periodo di formazione, gli insegnanti trasferiscono ai ragazzi le conoscenze apprese; infine, gli studenti guardano le video-testimonianze di migranti senegalesi che adesso vivono in Europa. In ogni caso, ogni classe concluderà un ciclo formativo sul tema della migrazione. 

Quello della formazione dei giovani senegalesi sul tema dell’immigrazione è un problema sottolineato anche dai Vescovi della Provincia Ecclesiastica di Dakar che nella recente Lettera Pastorale Migranti e Rifugiati lo hanno descritto come un dramma sotto ai nostri occhi”. La centralità di questa problematica è stata ribadita dalle priorità di intervento fissate dalla Caritas locale. Anche per questo Sophia Impresa Sociale, che dalla sua nascita conduce progetti educativi sul tema dell’immigrazione nelle scuole italiane, ha colto la sfida di affrontare il tema della migrazione “all’origine”, incontrando proprio i giovani più esposti ai pericoli della disinformazione. Nel 2019 infatti si è svolta la versione pilota di “Educare Senza Confini” in Senegal e poi in Guinea. Da allora, più di 1500 studenti di Dakar e di Conakry sono stati formati sui rischi dell’immigrazione clandestina, sul percorso di integrazione in Italia e sull’opportunità del rimanere. 

La ricerca ed il progetto hanno ottenuto da subito un ampio supporto dalle autorità locali. In una lettera indirizzata a Mor Amar, responsabile di Educare senza Confini in Senegal per Sophia Impresa Sociale, il ministro dell’istruzione senegalese ha confermato l’attinenza e l’importanza del progetto per la formazione sul tema dell’immigrazione degli studenti, la fetta della popolazione più toccata da questo argomento. La loro educazione è la priorità del Programma della Qualità, dell’Equità e della Trasparenza (PAQUET) che stanno implementando e per il quale, si legge nelle conclusioni della lettera, “sono felici di poter collaborare con partner come Sophia”. 

Alla cerimonia di premiazione sarà sicuramente presente anche Mor Amar che da gennaio 2022 sarà in Senegal per condurre il progetto Educare Senza Confini del quale verranno pubblicati tutti gli sviluppi sul sito di Sophia (www.sophiacoop.it)