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In un’Europa che si chiude ai migranti, apriamoci nelle scuole: la nuova edizione di Educare Senza Confini 

In un’Europa che è pronta a ergere muri per tener fuori i migranti, Sophia Impresa Sociale crea ponti: grazie al sostegno della Fondazione Migrantes CEI, è partita la nuova edizione di Educare Senza Confini che, con l’obiettivo di cambiare la percezione degli studenti sul fenomeno migratorio, rinnova la sua proposta per le scuole per la sua settima edizione. 

Educare Senza Confini è il progetto educativo che promuove l’accoglienza nelle scuole italiane e la corretta informazione sui rischi dell’immigrazione clandestina nelle scuole africane: gli incontri nelle classi vengono tenuti dai formatori esperti di Sophia, che sono giovani che hanno avuto un’esperienza diretta di migrazione. Mor Amar e Dullal Ghosh, soci di Sophia, portano infatti agli studenti la propria testimonianza e la propria storia, attraverso un libro autobiografico e una sessione di domande e risposte. In un secondo incontro, tengono un laboratorio sui dati reali del fenomeno della migrazione supportato da un compendio di statistiche e numeri rilevanti (il Dossier Immigrazione). Infine, gli studenti vengono guidati nella realizzazione di un project work, attraverso il quale esprimono il loro punto di vista sul fenomeno migratorio. Al termine dell’anno scolastico, alcune delegazioni delle scuole partecipanti presentano i loro elaborati in un evento finale, di fronte ad esperti del settore.

Per l’anno scolastico 2021-22 è stata introdotta una grande novità: gli incontri formativi si terranno in parallelo in 10 scuole di Dakar, in Senegal, e in più di 100 istituti di tutta Italia e si organizzerà un unico evento finale in contemporanea nei due paesi, che saranno collegati attraverso una videoconferenza live. Gli studenti dei due paesi potranno quindi arricchire la propria comprensione del fenomeno migratorio assistendo alla presentazione dei lavori gli uni degli altri, e scoprendo il punto di vista di chi si trova in una situazione diametralmente opposta alla loro. L’evento si terrà prima della fine dell’anno scolastico in una sede istituzionale di entrambe le città.

Anche davanti alla delicata situazione in Afghanistan, una corretta percezione del fenomeno è fondamentale” commenta Marco Ruopoli, presidente di Sophia Impresa Sociale. Mentre i profughi afgani cercano riparo in Europa, dodici paesi (Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia e Slovacchia) hanno chiesto a Bruxelles di finanziare con fondi europei la costruzione di muri alle loro frontiere. Molti paesi al confine esterno dell’UE hanno poi provveduto autonomamente, ereggendo dei muri per tener fuori i profughi, rendendo la loro situazione ancor più drammatica.

Spesso i giovani, pur avendo gli strumenti, non si informano adeguatamente e si lasciano influenzare. Così finiscono per avere solo una visione parziale e distorta del fenomeno, basata magari sui titoli allarmisti che leggono in rete. Sentire le motivazioni che spingono le persone a lasciare tutto e una corretta informazione, fa una grande differenza”.

La migrazione porta tanti frutti. Se non fossi venuto in Italia, non avrei incontrato Marco e non avremmo dato vita a Sophia. Ai ragazzi serve trasmettere questo messaggio”, sostiene Mor Amar, rifugiato politico della Mauritania e socio fondatore dell’Impresa Sociale di Roma. “Educare Senza Confini sta avendo un impatto su un numero sempre maggiore di studenti”, commenta Mor guardando alla prossima edizione: più di 5000 studenti potranno guardare con occhi più accoglienti l’Altro e con maggiori informazioni il loro futuro”.

Se vuoi sapere di più di questo servizio, puoi contattare Erik Conte alla mail erik@sophiacoop.it.