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In Senegal per raccontare i rischi della migrazione irregolare: comincia Eduquer sans Frontierés

Mor Amar, socio fondatore della Cooperativa Sophia, partirà il 25 febbraio per il Senegal: cominciano gli incontri educativi sul tema della migrazione per informare i giovani che desiderano partire sui rischi della migrazione clandestina e sui percorsi di integrazione in Europa. La nuova edizione del progetto educativo Eduquer sans Frontierés (Educare senza Confini) coinvolgerà più di 3.200 studenti di 10 istituti di istruzione superiore di Dakar, in Senegal.

Il progetto ha l’obiettivo di rendere consapevoli i ragazzi dei paesi dove è forte la spinta ad emigrare dei rischi legati all’immigrazione irregolare mostrandogli la possibilità, sottolineata da papa Francesco nell’enciclica Fratelli Tutti, di vivere e di crescere con dignità” nel proprio paese di origine. 

I formatori esperti di Sophia vogliono permettere ai giovani studenti di “fare ordine” tra le numerose informazioni che ricevono per sentito dire o tramite social network in merito al fenomeno migratorio come emerge chiaramente da una ricerca condotta da Sophia a Dakar in Senegal, che ha coinvolto 750 studenti. Il sottosegretario della sezione Migrati e Rifugiati del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale, padre Fabio Baggio, sottolinea come la comunicazione veloce e capillare può essere molto rischiosa: può portare alla superficialità dettata dall’urgenza, può portare alla perdita del rispetto per l’altro e può portare lontano dalla realtà. 

Per questa ragione, il programma di Eduquer sans Frontierés prevede una parte laboratoriale attraverso la quale gli studenti scoprono un quadro completo dei dati che riguardano il fenomeno migratorio e poi conoscono il formatore di Sophia, Mor Amar, e la sua storia di migrazione. “Gli studenti mi fanno tantissime domande: mi chiedono quante probabilità ha un senegalese di ottenere i documenti necessari per vivere in Europa e se si dovranno scontrare con il razzismo ”, racconta Mor. “Spesso non si rendono conto della pericolosità del viaggio clandestino e della realtà che li aspetta in Europa.

Nelle prossime settimane il progetto entrerà nel vivo: Mor Amar e il team di Educare senza Confini svolgeranno gli incontri nelle altre 9 scuole aderenti portando il proprio vissuto e la propria esperienza agli studenti mostrando cosa voglia dire effettivamente lasciare il proprio paese.