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Il progetto Elpis permette a sempre più neet (Neither in Employment nor in Education and Training) e giovani sfiduciati di Roma di entrare nel mondo del lavoro. Luca, uno dei primi beneficiari di Elpis, oggi gestisce uno studio di registrazione.

In totale, 87 beneficiari del progetto Elpis sono entrati nel mondo del lavoro, 27 hanno intrapreso un corso di formazione specifica e 59 hanno raggiunto l’autonomia abitativa. Questi i risultati ottenuti negli ultimi tre anni dai 120 giovani beneficiari del progetto Elpis realizzato da Sophia Impresa Sociale con il sostegno del Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per l’inserimento lavorativo dei giovani a Roma.

Il progetto Elpis offre un percorso di crescita personale e professionale per portare i giovani neet, sfiduciati e demotivati ad entrare nel mondo del lavoro e perseguire la loro vocazione professionale.

Ad ogni giovane che si rivolge ad Elpis viene assegnato un tutor personale che ha il ruolo di ascoltarlo, stimolarlo e accompagnarlo nella ricerca di una formazione o un lavoro sempre più in linea con le sue inclinazioni.

Luca è stato uno dei primi a rivolgersi al progetto Elpis. Era iscritto ad ingegneria già da un anno ma non dava esami né lavorava. Federica, la sua tutor, lo ha aiutato a riattivarsi, mandare cv e focalizzare il suo ambito di interesse: la fonia. Luca trova anche un lavoro, esce di casa dei genitori e ricomincia a studiare in una facoltà più in linea con i suoi interessi. Perde il lavoro durante la pandemia e non sa come mantenersi. Federica gli propone un lavoro di pulizia in Sophia con i beneficiari più fragili del progetto che lo mantenga “attivo” in vista di un passo successivo. Luca accetta. Il lavoro è semplice e ripetitivo, ma il clima di relazioni è bello e lo aiuta a responsabilizzarsi. A maggio di quest’anno, conclusa l’università, a Luca è stata affidata la gestione di uno studio di fonia nel quale sta replicando lo stile di lavoro che ha imparato in Sophia.

L’ascolto del tutor di Elpis e la possibilità di confrontarsi con una figura di riferimento sulle esperienze lavorative e formative provoca nei beneficiari del progetto, anche i più fragili, un cambio di atteggiamento nella valutazione delle proprie capacità e li aiuta ad affrontare tutte le sfide presenti per arrivare ad un ambito di lavoro in cui si riconoscono. In due anni di progetto, sono 26 i giovani che sono passati da un lavoro di “sussistenza” ad un lavoro più in linea con le loro inclinazioni.

I risultati della rendicontazione del progetto confermano che, grazie al sostegno del Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, Elpis continua ad “esserci” e ad evolversi per giovani che hanno bisogno di accompagnamento e occasioni per fiorire.

Per esempio, il team di Elpis va incontro ai giovani nelle scuole. 250 nuovi studenti hanno partecipato ai corsi di orientamento che il team di Elpis conduce per dare gli strumenti per fare scelte più consapevoli. 184 di loro hanno già svolto un primo colloquio conoscitivo per avere un accompagnamento per il loro percorso.

Inoltre, il team ha voluto assicurare la continuità dell’ambiente di lavoro tutelato che ha predisposto per i beneficiari che presentano maggiori fragilità. Nello scorso anno, l’area ha accolto due nuovi giovani in grave difficoltà, che adesso riescono a pagare il loro alloggio e a studiare per ottenere un lavoro migliore.

I beneficiari di Elpis più avanti nel percorso, come Luca, sono giovani che hanno ri-scoperto i propri desideri, il proprio “elemento” e la propria progettualità. Visto il rapporto di fiducia che si instaura tra il tutor e il beneficiario, Sophia sta realizzando sempre più frequentemente progetti di lavoro che includono i beneficiari di Elpis come risorse per gli altri. Con l’ultimo, 6 giovani beneficiari hanno costituito un corpo docenti che contrasta la dispersione scolastica dei figli dello spettacolo viaggiante.