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Il sale di Educare Senza Confini. Come andiamo oltre l’integrazione dei migranti?

A dicembre ricominciano gli incontri nelle classi di “Educare Senza Confini”, il progetto sulla migrazione di Sophia che in otto anni si è guadagnato il favore di centinaia di docenti in tutta Italia. Abbiamo chiesto loro cosa è particolarmente convincente della nostra proposta. Ci ha colpito una risposta: le persone, il team che realizza gli incontri.

La squadra che lavora al progetto è composta attualmente da Dullal, migrante economico proveniente dal Bangladesh, il mauritano Mor, la ricercatrice Erminia, il responsabile del progetto Erik, Sara, responsabile delle relazioni con i professori, e un dottorando, Alessio, che si è unito al team da poco.

Alessio ha approfondito gli studi sulla migrazione con il suo dottorato in scienze politiche ed è uno dei tre responsabili degli incontri di laboratorio previsti dal progetto. Come gli altri compagni del team, ha iniziato una serie di incontri di formazione con uno psicologo esperto in comunicazione per affinare la propria capacità di trasmettere a studenti di scuole medie e superiori i dati reali e i numeri dell’immigrazione.

“Aprire gli studenti a una tematica complessa e delicata necessita di una formazione di questo tipo. Il rapporto con gli studenti è la parte che preferisco di questo lavoro, mi ha ispirato anche a considerare l’insegnamento per il mio futuro e curare questo aspetto mi aiuterà sicuramente.”

Erik, responsabile del progetto, sottolinea i benefici di questo tipo di formazione, che aveva già sperimentato in prima persona.

“Mi ha aiutato a spostare lo sguardo dalla mia prestazione agli studenti, affinché possa esserci un incontro e non un semplice scambio di riflessioni. È importante che chi parla non abbia solo il desiderio di esprimere un concetto ma di trasmettere un messaggio, di chiedersi come ci stanno gli alunni e le alunne con quello che uno dice.”

Quello che la Cooperativa Sophia porta nelle scuole con Educare Senza Confini è il suo stile di incontro e relazione: l’incontro tra le persone del team ha trasformato la loro realtà, dando corpo a un progetto che ha il suo punto di forza nella relazione che si instaura tra migranti formatori e studenti. Solo quando il progetto genera incontro riesce a trasformare la realtà nello stesso modo strabiliante che ha portato Dullal dal semaforo alla nostra cooperativa.

P.s. Sei ancora in tempo per aderire alla proposta di Educare Senza Confini!