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Creare Valore Attraverso l’Integrazione con la campagna Liberi di Partire, Liberi di Restare: si conclude il progetto di Sophia

Il progetto “Sophia: Creare Valore Attraverso l’Integrazione”, realizzato da Sophia – Impresa Sociale, grazie alla campagna Liberi di Partire, Liberi di Restare, ha raggiunto nei suoi 18 mesi di durata, il suo obiettivo: l’inserimento lavorativo di 20 migranti in condizioni di vulnerabilità attraverso l’accompagnamento individuale su vari livelli: professionale, relazionale, sanitario, linguistico e legale. 

Sophia, per la sua costituzione e per la sua evoluzione negli anni, è il segno evidente di un’accoglienza e una integrazione di volti molto diversi tra loro. Il Fondo della CEI le ha dato la possibilità di strutturare e implementare un processo di promozione integrale della persona per aiutarla a integrarsi sotto ogni aspetto, soprattutto quello lavorativo per cui, da sempre, Papa Francesco lancia appelli accorati.

Il progetto ha previsto per ciascuno dei giovani migranti la costruzione di un percorso volto a sostenere la propria situazione abitativa, legale, sanitaria, psicologica, fino ad arrivare all’inserimento lavorativo. Ascoltando e prevenendo i loro reali bisogni, Sophia ha messo a sistema una rete di enti e associazioni che potesse in modo efficace supportare il loro percorso di integrazione. A partire dall’individuazione dei giovani più vulnerabili, segnalati dalla Caritas Diocesana, decisiva è stata la collaborazione con i Frati Minori di Valmontone e di Ripa di Sette Soli, che ospitano i migranti. E ancora, l’Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi (ACSE) ha curato, insieme ad un formatore di Sophia, l’insegnamento della lingua Italiana; un avvocato esperto in materia di immigrazione ha preso in carico ogni situazione critica a livello legale. Si è potuto intervenire, dove necessario, anche con un supporto psicologico; infine, alcune imprese edili hanno offerto posti di lavoro.  

Il Fondo della CEI è stato l’occasione per andare “fino in fondo” ad ogni problema. E quando Sophia ha dovuto constatare che la crisi da covid-19, oltre ad aver generato un’abissale crisi nel mondo lavorativo, stava anche portando alcuni giovani a rasentare gravi stati depressivi, ha saputo creare opportunità lavorative, andando oltre gli obiettivi prefissati. Ne è nata, con un’attenzione particolare alle relazioni, una vera e propria squadra di lavoro in ambito artigianale che ha dato modo di imparare un mestiere e raggiungere l’autonomia economica e abitativa. Anche la flessibilità della contrattualizzazione si è adeguata alle condizioni possibili dettate dalle diverse situazioni legali dei giovani beneficiari, in modo da non lasciare nessuno escluso.

Così, chi si era incagliato nelle questioni legali ha avuto il sostegno per impugnare la propria causa e portarla avanti. Chi è riuscito ad andare a vivere da solo, si è emancipato dal luogo sicuro delle case accoglienza. Chi brancolava nel buio di lavoretti senza prospettiva, ha ottenuto certificati professionalizzanti per lavorare nei cantieri e finalmente ha potuto sentirsi capace, utile e riconosciuto. Chi lo ha desiderato è stato anche indirizzato verso corsi specializzanti erogati gratuitamente dal CefmeCtp. Alcuni di loro hanno vissuto un percorso che li ha visti interamente coinvolti sotto tutti i punti di vista e ad oggi sono stati assunti a tempo indeterminato in società edili. Un ragazzo della Guinea dopo aver sperimentato il lavoro artigianale e conosciuto gli altri progetti sull’immigrazione di Sophia ha espresso il desiderio di tornare nel proprio paese per portare ai giovani nelle scuole la verità delle informazioni sulla migrazione e la sua drammatica storia di fuga, con l’obiettivo di trasmettere loro il diritto a non emigrare. Sophia ha progettato per lui un percorso di rientro libero e volontario – che si sta concretizzando in questi giorni  – fornendogli prima la formazione necessaria per condurre nelle scuole gli incontri formativi sulla migrazione come scelta consapevole e diritto imprescindibile. 

Puoi leggere la Rendicontazione Finale di Creare Valore Attraverso l’integrazione qui.

20 storie, 20 percorsi, 20 esiti diversi, ma certamente 20 volti che hanno ricevuto la stessa cura e accoglienza per farli sentire liberi di partire, liberi di restare.