Una lettera e un disegno – IC Albano Cecchina
Noi alunni di terza C dell’Istituto Comprensivo di Cecchina –Albano abbiamo voluto metterci nei panni di Mor Amar e a suo nome abbiamo scritto questa lettera indirizzata ai ragazzi della nostra generazione, lettera che crediamo possa riassumere il messaggio e lo scopo del progetto Confini, a cui quest’anno abbiamo preso parte.
Roma, 31 maggio 2019
Sono passati diversi anni da quando sono arrivato nel vostro paese. All’inizio è stata dura abituarmi: non conoscevo la vostra lingua, non avevo né lavoro né casa né potevo fare affidamento su nessuno.
Quando sono andato via dalla Mauritania mai avrei pensato che proprio l’Italia avrebbe potuto accogliermi. Come tanti anche io nutrivo pregiudizi nei vostri confronti. Pensavo a torto che l’Italia fosse un paese razzista.
Invece ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno accolto al di là del colore della mia pelle, del mio passato, della mia condizione di rifugiato politico. Nel vostro paese ho ricominciato una nuova vita, ho costruito una nuova famiglia, ho trovato nuovi amici.
Le mie aspettative, quando sono arrivato da voi, erano poche, non immaginavo di realizzare tanto. Sono partito con la speranza in un futuro migliore e quel futuro è oggi il mio presente.
Spero che domani possa ripetersi per tanti l’esperienza positiva che ho vissuto in Italia.
Spero che domani emerga sempre l’altra faccia buona del vostro paese, quella che accoglie, che integra e che è solidale senza distinzioni di razza, genere, religione o lingua.
Spero che domani voi ragazzi siate portavoce del fatto che non debbano esserci più barriere o confini in nome di quell’uguaglianza e di quello spirito di fratellanza che lega gli uomini fra loro.
Dopo aver partecipato a Educare Senza Confini a.s. 2018-19 , gli studenti hanno deciso di immedesimarsi nella storia di migrazione di Mor Amar scrivendo questa lettera e facendo dei disegni molto belli.