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Promossi gli studenti di Scuola Itinerante: lo studio di classe per gli studenti del circo e del lunapark

Non tutti gli adolescenti hanno la stessa routine. Dylan, Alexander e J’ador sono tre ragazzi di 14 e 16 anni che provengono da famiglie circensi e che lavorano nel circo. Alexander è una giovane promessa dell’acrobatismo, Dylan fa il clown e far divertire le persone, J’ador sta ancora affinando i suoi numeri in attesa del debutto. Sono tutti e tre innamorati della vita che fanno e non vorrebbero cambiarla.

Ma la vita di un adolescente circense comporta dei sacrifici, soprattutto se si parla di scuola. I giovani del circo, girando di città in città, non riescono a frequentare le scuole e per diplomarsi si ritrovano a doversi preparare da soli.

All’ISS Pitagora di Pozzuoli dal 4 al 7 settembre, Dylan, Alexander e J’ador, hanno affrontato gli esami di passaggio dell’anno e li hanno superati a pieni voti. Loro sono i primi studenti accompagnati da Sophia grazie al progetto “Scuola Itinerante” realizzato insieme agli uffici Migrantes – CEI e altri enti del terzo settore, per aiutare gli studenti itineranti a non abbandonare gli studi a causa delle difficoltà che devono fronteggiare per conciliare studio, vita nomade e lavoro. Infatti, per la natura di un mestiere itinerante come il circo e il lunapark, gli studenti non possono seguire le lezioni in presenza con continuità e né le famiglie né le scuole hanno trovato una soluzione per aiutarli.

L’idea del progetto è stata creare un corpo docenti dedicato che ha preparato gli studenti durante tutto l’anno con lezioni online in vista dell’esame di passaggio alla classe successiva. Questo anno è stata una continua sorpresa” commenta Flavio, docente di Italiano, durante un suo bilancio di fine anno. “Per gli studenti è stata una novità avere delle persone che ti spiegano e ti rispiegano gli argomenti se non li capisci.” Alessio, docente di economia, racconta: “Personalmente, il punto più bello di tutto il progetto è il rapporto con gli studenti.” e continua: “Questi ragazzi, non lasciano la scuola perché non vogliono studiare, ma perché si sentono soli. I ragazzi con cui si è creato un legame più profondo mi hanno confidato di sentirsi abbandonati dalla scuola. Non hanno alcun contatto con la classe reale e il materiale lasciato dai docenti è molto scarno. Più che fornirgli nozioni, per me è stato importante stabilire una relazione con loro, ascoltandoli e conoscendoli.

Per ri-stabilire un approccio relazionale alla didattica e rappresentare per loro un punto di riferimento, il corpo docenti del progetto ha lavorato esattamente come una scuola tradizionale: riunioni periodiche, confronti con le famiglie, preparazione delle lezioni, verifiche, ecc. I docenti si sono lanciati in questa avventura che li ha visti sperimentarsi confrontarsi e dedicarsi al 100 per 100 alla preparazione dei ragazzi ma soprattutto alla relazione con loro.

Francesca, docente di inglese, era felice di accompagnare i suoi studenti a Pozzuoli per gli esami. Lì ha avuto il ruolo delicato di fare da raccordo tra gli studenti e i professori dell’ISS Pitagora. “I nostri studenti si distinguevano dagli altri: non erano intimoriti se dovevano fare domande, erano più sicuri rispetto ai coetanei. I professori si sono incuriositi e ci hanno riempito di domande.” Una delle professoresse dell’istituto che ha seguito da vicino il progetto durante tutto l’anno ha reso felice il corpo docenti dicendo: “I ragazzi che avete preparato sono stati deliziosi, il loro risultato è stato positivo. Tra i voti più alti ci sono stati loro… Complimenti! Per come stati formati e per come si sono posti, comportati, rivolti a noi, veramente dei gioiellini.”

L’ISS Pitagora è partner del progetto e ha accolto il progetto e gli studenti con calore e disponibilità, ma all’interno del sistema scolastico italiano attualmente non c’è un piano didattico che tenga conto dell’esigenze che distinguono gli studenti itineranti.  Lo studente itinerante soffre l’esclusione dal sistema scolastico. L’obiettivo del progetto Scuola Itinerante è di rispondere ad un bisogno reale di integrazione e proporre un modello di scuola per andare incontro a questi studenti, conforme al loro stile di vita nomade.

Se sei un docente e sei a conoscenza di studenti itineranti che cercano una scuola, puoi indirizzarli qui: Scuola Itinerante