Skip to main content
italian-flag french-flag english-flag

L’integrazione di Amadou diventa testimonianza per la libertà di migrare

Nella mia scuola non si diceva niente di migrazione, per questo io voglio parlare ai ragazzi senegalesi” – Amadou. 

Amadou è un alto giovane senegalese che sta collaborando con la nuova edizione del progetto Educare Senza Confini a Dakar di Sophia. Dall’ufficio a Roma di Sophia, in collegamento streaming con una classe di Dakar, lui ha raccontato a 500 studenti il lungo viaggio che lo ha portato a migrare da Dakar a Roma quasi 10 anni fa e i momenti decisivi del suo percorso di integrazione. 

L’incontro con Amadou è uno dei tre incontri che le classi che partecipano ad Educare Senza Confini vivono per scoprire la realtà della migrazione. Gli studenti ascoltano la sua testimonianza e poi hanno a disposizione del tempo per fargli delle domande. Gliene fanno moltissime. Vogliono sapere di come si vive in Italia e di come ha affrontato il viaggio. Una delle domande più frequenti è: “Come ti trattano le persone in Italia? Sono razziste?” .

Amadou dice: “I ragazzi sono svegli, mi fanno tante domande. Si vede che sono interessati all’argomento.” Racconta ancora che lui non ha avuto la possibilità di informarsi prima di partire. Lui che, non avendo denaro sufficiente, ha compiuto un viaggio di due anni, fermandosi in ogni tappa per guadagnare i soldi necessari per fare un tratto di strada in più verso l’Europa.

La svolta nella vita di Amadou sono stati i documenti, perché così ha potuto cominciare a lavorare in modo regolare. Ha ottenuto il primo contratto di lavoro sei anni dopo la sua partenza e solo dieci anni dopo è tornato a fare visita alla sua famiglia in Senegal. 

Il messaggio che Amadou vuole trasmettere è quello di non passare per mare e di pensare bene se convenga partire. Dice agli studenti: “Se hai una somma di denaro, ti conviene investirla in Senegal che in un viaggio irregolare.” La crudezza della strada gli ha trasmesso una sobria fermezza. 

Amadou non ha esitato ad accettare la proposta di collaborazione con “Educare Senza Confini” perché veniva da una persona di Sophia che lo aveva aiutato molto nel suo percorso di integrazione. Amadou, infatti, aveva già conosciuto Sophia grazie ad un progetto di integrazione realizzato dal 2020 con il sostegno della campagna “Liberi di restare, Liberi di partire” della CEI. Beneficiando dell’accompagnamento di Sophia, Amadou aveva consolidato la sua posizione legale e lavorativa. 

Educare Senza Confini in Senegal è un progetto pluriennale che Sophia sta conducendo a partire dall’ascolto dei giovani migranti che accompagna in Italia.  

Le campagne informative nei paesi di origine hanno lo scopo di preparare la partenza e l’arrivo, affinché una maggiore conoscenza renda gli studenti liberi di scegliere se migrare o restare.