Skip to main content
italian-flag french-flag english-flag

Akil, Hakim e Aziz: Il “Valore Creato” Sei Mesi Dopo

A sei mesi dalla conclusione delle attività del progetto Creare Valore Attraverso l’Integrazione, le storie di Akil, Aziz e Hakim dimostrano che, percorrendo bene e insieme un tratto di strada, il percorso di integrazione diventa “una passeggiata”

Akil, Aziz e Hakim hanno partecipato a questo progetto di formazione professionale e di assistenza a tutto tondo per favorire l’integrazione sociale e lavorativa dedicato ai giovani migranti in condizione di vulnerabilità, realizzato da Sophia Impresa Sociale grazie al sostegno della campagna Liberi di Partire, Liberi di Restare della Conferenza Episcopale Italiana. Da novembre 2019 a marzo 2021, hanno seguito corsi di formazione edile, elettrica e idraulica qualificando le loro competenze professionali e hanno ricevuto assistenza legale, sanitaria e abitativa per poter vivere in modo sicuro e dignitoso. Alla fine del progetto, avevano tutti cominciato a lavorare. 

Akil è albanese ed è venuto in Italia giovanissimo, a 17 anni, scappando da un contesto familiare difficile e tormentato. Tramite i frati di Ripa dei Settesoli, che lo ospitavano, ha conosciuto Sophia Impresa Sociale. “Ci ha fatto fin da subito una bella impressione: sapeva parlare bene italiano ed era molto simpatico” –  racconta Erik, socio della cooperativa  – “Il suo problema principale era legato alla formazione professionale: voleva diventare un idraulico e ottenere delle qualifiche per trovare un buon lavoro. Così ha partecipato con entusiasmo al corso di  formazione ai mestieri artigianali, grazie al quale ha potuto approfondire le sue competenze in campo idraulico e imparare a lavorare in cantiere insieme al nostro team .” Grazie a queste esperienze, Akil oggi ha cambiato lavoro ed ha un contratto a tempo indeterminato nel campo dell’idraulica.

Hakim è venuto dalla Tunisia. Anche lui, come il suo compagno di corso, ha trovato subito lavoro e, ad oggi, ha un contratto a tempo indeterminato presso un’impresa edile. Il giovane tunisino, infatti, prima di conoscere Sophia, stava rischiando di perdere i documenti necessari per rimanere in Italia, non riuscendo a trovare alcun impiego. Grazie anche all’assistenza legale fornita da Sophia, Hakim ha potuto prendere coscienza della propria posizione giuridica, dei propri diritti e doveri e in questi sei mesi si è mosso per mettersi nelle condizioni di ottenere un nuovo contratto per rinnovare il permesso di soggiorno. 

Aziz invece proviene dal Senegal, che ha lasciato in cerca di un modo per aiutare concretamente la sua famiglia. Aziz ha cominciato fin da subito a lavorare per il team di lavori manuali creato da Sophia per far svolgere ai giovani dei tirocini formativi. Preso dimestichezza con il lavoro e con lo spirito di squadra di Sophia, sei mesi dopo Aziz è ancora parte integrante del team, dove lavora sempre insieme a nuovi giovani. “L’integrazione in Italia è troppo difficile perché ci sono delle persone che non vogliono stranieri come noi. Ora ho conosciuto la cooperativa Sophia. Loro mi hanno convinto di essere come loro, di lavorare insieme” commentava Aziz a fine progetto. Oggi lui è parte della cooperativa.