E’ nato un “Dialogo Senza Confini”: studenti italiani e senegalesi in dialogo sul futuro

Se con Confini Italia e Educare senza Confini abbiamo analizzato e studiato la percezione del fenomeno migratorio rispettivamente nelle scuole italiane e africane, con Dialogo senza Confini Sophia aggiunge un tassello in più, quello del dialogo intercontinentale tra gli studenti romani e quelli di Dakar.
L’obiettivo di questo nuovo progetto è che siano i giovani a parlarsi in un dialogo appunto tra coetanei geograficamente e culturalmente molto lontani: ragionare, confrontandosi sui propri desideri per il futuro, sulla loro percezione di libertà, sui rischi e sulle difficoltà, sulle possibilità di costruire restando o partendo. L’idea è nata perché in una classe di un liceo romano, gli studenti sono stati colpiti dalla visione dei project work e dei dibattiti di alcuni studenti senegalesi dell’anno scorso. Sophia li ha aiutati a sviscerare tematiche ricorrenti, assonanze con il loro vissuto e diversità, e ne hanno tratto insieme cinque progetti video. Tali progetti sono stati registrati in francese e portati quest’anno nelle classi africane che lavoreranno a loro volta sulla risposta ai loro coetanei lontani. Su questa comunione di intenti si fonda il dialogo che non ha veramente confini! il tema dei pregiudizi è ampiamente superato, perché ora i giovani parlano una lingua comune: sogni, paure, desideri, aspettative sociali e familiari, scelte autentiche, futuro.
Ma procediamo con ordine. Lo scorso novembre Sophia ha formato i nuovi docenti per l’edizione in corso. Formazione sui contenuti di migrazione e, come novità, appunto l’orientamento. Sophia per la formazione dei professori si è avvalsa dell’aiuto di uno psicologo di una organizzazione governativa senegalese che ha potuto dare spunti e informazioni cruciali su come funziona il mercato del lavoro e il sistema educativo in Senegal. Il tema dell’orientamento, quindi, seppure con sfumature differenti, entra anche nel progetto senegalese, così come lavoriamo nelle scuole italiane. Sophia e i professori, oltre a tematizzare il fenomeno migratorio con i suoi rischi e possibilità, gli forniranno quindi ulteriori strumenti per focalizzare la propria realtà, concretizzare idee e condividere progetti con gli studenti italiani.
Molto bello che i nostri formatori abbiano adattato temi diversificati e congeniali alle età dei ragazzi: ai più giovani, negli anni delle medie, il focus è la propria scuola, i mezzi educativi di cui dispongono, per mettere in luce diversità e uguaglianze con la scuola italiana; agli studenti degli ultimi anni di liceo si offrono tematiche riguardanti appunto le scelte personali, le pressioni sociali e familiari, nella forma di dibattiti ed elaborazioni video, messa in scena di spettacoli teatrali.
Il nostro Davide in questi giorni ha raggiunto Erik e Amar a Dakar per affiancare e assistere gli studenti nella creazione di progetti video, che costituiscono l’oggetto del dialogo: tecniche di videomaker e montaggio, focalizzazione e sviluppo di un tema, e tecniche di storytelling.
Le classi aderenti al progetto sono 9, per un totale di circa 450 studenti, che stanno lavorando con Sophia e i loro professori dal mese di gennaio per portare all’evento finale del 15 maggio i loro meravigliosi elaborati da condividere con i nostri studenti a Roma. Noi non vediamo l’ora di coglierne i frutti.