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Che scuola scegliere? L’esperienza di Grace

Grace, studentessa del luna park, condivide la sua epifania personale su come trasformare l’esperienza scolastica in un percorso di scoperta e realizzazione personale.

Grace ha trovato il coraggio di scrivere una lettera aperta, indirizzata ai futuri professori, esponendo la sua personale trasformazione nell’approccio allo studio. Grace ha 16 anni, non ha mai fatto una lezione di scuola superiore in classe: la mattina va ad aprire le sue giostre, in città e piazze diverse. Frequentare un liceo sarebbe impossibile e tra l’altro, avendo già un lavoro, anche molto poco attraente. Eppure, grazie al progetto di didattica a distanza “Scuola Itinerante”, si è iscritta all’indirizzo di scienze applicate. 

E’ una studentessa che conta i giorni fino alla fine delle superiori, il suo percorso è segnato da assenze e disinteresse, poi però avviene un incontro che cambia tutto.

“Se dovessi parlare dei miei anni scolastici,” scrive Grace, “probabilmente direi che sono stati un misto tra intensità e indifferenza.” Con questa lucidità inizia la sua lettera, su un lungo periodo caratterizzato da una mancanza di direzione e motivazione. 

Ma un’esperienza illumina una prospettiva diversa: “Ti rendi conto che sei brava?”, dice la responsabile del progetto “Scuola itinerante” al termine degli esami di passaggio del primo anno, un commento che risuonò profondamente in Grace. Quell’anno pur non essendosi applicata durante l’anno era riuscita a passare gli orali. Durante l’anno i tutor che la preparavano nelle varie materie hanno notato dei talenti in lei, talenti nelle lingue e nella scrittura, diversi dall’indirizzo che aveva preso. Da quel momento, ha iniziato a riconsiderare il suo approccio allo studio. “Se io potessi scegliere e non dovessi per forza seguire un percorso non adatto a me?”, si chiese. Quel giorno, si aprirono nuove possibilità.

Decidendo di ascoltare la sua passione per le scienze umane, Grace ha abbracciato un cammino che sentiva giusto per sé stessa. “Sentii la necessità di cambiare, di lottare e impegnarmi per qualcosa,” scrive con emozione. Questo cambiamento ha trasformato non solo il suo percorso educativo, ma anche la sua visione del futuro.

La lettera aperta di Grace è un invito a tutti i docenti e genitori a considerare il potenziale di ogni studente anche dietro a ciò che sembra indifferenza.

Dopo ormai anni che lasciavo l’indifferenza regnare sovrana nella mia testa e vita scolastica. Dopo anni di difficoltà stavo prendendo in mano questa parte della mia vita, bagnando le mie mani e rimodellandola come la più morbida e facile argilla che esista.”

Attraverso la sua testimonianza, Grace dimostra che trasformare la scuola da un obbligo a un’opportunità è possibile. La chiave sta nell’ascoltare e nel supportare gli studenti nel loro percorso unico di crescita e scoperta personale.